Riduzione della trasmissione in trial clinici, con focus sul vaccino PFizer anti-COVID19
Riassunto:
- La riduzione della trasmissione di SARS-CoV-2 è uno degli obiettivi principali nella gestione dei focolai e della pandemia.
- I trial clinici iniziali di Pfizer/BioNTech non hanno valutato la trasmissione del SARS-CoV-2, ma hanno seguito le raccomandazioni dell’EMA.
- Gli studi clinici sui vaccini non si occupano, di norma, di studiare la trasmissione. La riduzione delle infezioni viene considerata esito standard.
Recentemente, la mancanza di test sulla riduzione della trasmissione di SARS-CoV-2 durante i trial clinici del vaccino PFizer/BioNTech BNT162b2 (Comirnaty) ha attirato una buona dose di attenzione. La questione è stata al centro di numerose discussioni su piattaforme social, come Reddit o YouTube, ed anche in luoghi pubblici, come il Parlamento Europeo (1). Questione che ha riaperto il dibattito riguardo l’approvazione espressa dalle agenzie di regolamentazione all’inizio del 2021. In questo articolo, ci occuperemo di chiarire il significato di trasmissione patogena e perché sia importante parlarne nel contesto di una pandemia. Inoltre, indicheremo le raccomandazioni ufficiali dell’ Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) e della Food & Drug Administration seguite durante gli studi per i vaccini anti-Covid-19 e gli obiettivi primari stabiliti nel protocollo dei trial clinici della Pfizer/BioNTech. Questo aiuterà a far luce sull’approvazione dei vaccini contro SARS-CoV-2 esistenti.
La trasmissione di un patogeno è il processo attraverso il quale un agente (virus, batteri, parassiti) si diffonde da un ospite all’altro. Può verificarsi attraverso una o più delle seguenti vie/modalità: contatto diretto/indiretto, tramite vettori, per via aerea e per via oro-fecale. La trasmissione si verifica da uno o più individui infetti, verso soggetti suscettibili (3). L’effetto può essere locale, nella forma di piccoli focolai, o globale, nel caso di una pandemia. Senza alcun tipo di intervento, gli agenti infettivi possono diffondersi esponenzialmente e con risultati deleteri. I governi hanno molteplici mezzi a disposizione per intralciare la trasmissione, tra cui il distanziamento sociale, la disinfezione, i lockdown e le vaccinazioni. Nello specifico, il vaccino può influenzare il tasso di trasmissione, riducendo il numero degli individui suscettibili all’interno della popolazione. A seconda dell’efficacia del vaccino contro l’infezione, la sua influenza sarà più o meno forte. Nel caso di infezioni breakthrough (ovvero quando un individuo vaccinato diventa infetto), il vaccino svolge comunque il suo ruolo nell’insegnare al sistema immunitario come liberarsi del patogeno più efficacemente. Può inoltre aiutare a rallentare la replicazione degli agenti infettivi e, di conseguenza, la sua diffusione in nuovi ospiti (4).
È vero, nessuno dei trial clinici iniziali si è occupato di testare l’influenza diretta dei rispettivi vaccini sul tasso di trasmissione di SARS-CoV-2 (5). Per stabilire gli obiettivi primari, sono state utilizzate come base le raccomandazioni dell’EMA. Nello specifico, il tasso di infezione è stato utilizzato come fattore determinante per quanto riguarda l’efficacia del vaccino:
“L’obiettivo primario nei principali studi sull’efficacia del vaccino dev’essere la malattia COVID-19, di qualsiasi grado di gravità, confermata in laboratorio. L’analisi primaria dell’efficacia dev’essere limitata ai partecipanti allo studio che sono risultati sieronegativi al basale, data l’importanza di dimostrare l’efficacia del vaccino su soggetti non precedentemente esposti al virus.” (Considerazioni dell’EMA sull’approvazione del vaccino anti-COVID-19 (2)).
Basandosi sulle raccomandazioni, i ricercatori clinici di Pfizer/BioNTech hanno prestabilito la valutazione del vaccino nel protocollo di studio nella modalità seguente (p. 19):
“Per valutare l’efficacia del BNT162b2 profilattico contro COVID-19 confermato a partire da 7 giorni dopo la seconda dose in partecipanti con comprovata mancanza di infezione prima della vaccinazione.” (5).
È importante ricordare che sono state pubblicate numerose analisi sulle modalità tramite cui il vaccino interrompe la trasmissione virale, da quando i vaccini sono stati resi disponibili su larga scala (6, 7, 8) e hanno confermato l’impatto positivo dei vaccini al fine di ridurre la diffusione di SARS-CoV-2.
In conclusione, è vero che la riduzione della trasmissione di SARS-CoV-2 non è stata valutata durante i trial clinici iniziali. Questo non è, generalmente, tra gli obiettivi primari nel processo di approvazione dei vaccini, né tra quelli raccomandati dalle agenzie di regolamentazione (potete leggere qui il nostro precedente articolo riguardante gli studi clinici). La confusione potrebbe essere nata da un fraintendimento nelle comunicazioni e non da una qualche forma di truffa o mancanza di trasparenza. Il produttore ha seguito le raccomandazioni standard e le informazioni erano già disponibili nel 2020. Indirettamente, la possibilità di una riduzione nelle trasmissioni può essere dedotta dalla riduzione delle infezioni durante i trial clinici. In effetti, la possibilità che una popolazione immunizzata (tramite vaccinazione o infezione) possa trasmettere efficacemente SARS-CoV-2 è molto più bassa. In aggiunta, la riduzione della trasmissione è stata direttamente confermata dagli studi post-marketing (6, 7, 8).
Bibliografia:
- https://multimedia.europarl.europa.eu/en/video/lessons-learned-and-recommendations-for-the-future-extracts-from-the-exchange-of-views-ep-special-committee-on-the-covid-19-pandemic_I231213.
- Ema Considerations on Covid-19 Vaccine Approval. https://www.ema.europa.eu/en/documents/other/ema-considerations-covid-19-vaccine-approval_en.pdf.
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- Leung, N. H. L. “Transmissibility and Transmission of Respiratory Viruses.” [In English]. Nature Reviews Microbiology 19, no. 8 (Aug 2021): 528-45. https://doi.org/10.1038/s41579-021-00535-6. <Go to ISI>://WOS:000631482900001.
- Thomas, S. J., E. D. Moreira, N. Kitchin, J. Absalon, A. Gurtman, S. Lockhart, J. L. Perez, et al. “Safety and Efficacy of the Bnt162b2 Mrna Covid-19 Vaccine through 6 Months.” [In English]. New England Journal of Medicine (Sep 15 2021). https://doi.org/10.1056/NEJMoa2110345. <Go to ISI>://WOS:000696036700001.
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