Salute e Medicina (Health and Medicine IT)
Cibo OGM: Che cosa c’è nel mio piatto?

Cibo OGM: Che cosa c’è nel mio piatto?

Riassunto:

  • Una popolazione mondiale in continua crescita implica un enorme aumento della produzione alimentare nel prossimo futuro.
  • Altri fattori, come il clima estremo e la ridotta disponibilità di terreni agricoli, complicano ulteriormente la situazione.
  • Lo sviluppo di organismi geneticamente modificati (OGM) nell’industria alimentare può contribuire a risolvere queste sfide, ad esempio migliorando la resa dei raccolti.
GMO FOOD: WHAT IS ON MY PLATE?

Molte industrie del comparto alimentare, dalle catene di fast-food e ristoranti ai supermercati, dichiarano chiaramente e con orgoglio che i loro prodotti non contengono organismi geneticamente modificati (OGM) di nessun tipo.

Gli OGM sono spesso descritti come qualcosa di negativo e pericoloso, possibilmente in quanto percepiti come “innaturali”, o semplicemente per la paura che le modifiche genetiche possano trasformare questi prodotti in tossici o cancerogeni [1].

Lo scopo di questo articolo è quindi quello di evidenziare l’importanza degli OGM nell’industria alimentare e di contribuire a sfatare il concetto che gli OGM siano malsani, o addirittura pericolosi, per la nostra salute.

Uno degli obiettivi dell’applicazione degli OGM è quello di migliorare la produzione delle colture accelerando la loro crescita e la loro resistenza ad insetti e patogeni. In effetti, l’obiettivo è simile al concetto di “allevamento”, che è stato attuato fin dall’inizio dell’agricoltura [2]. I primi agricoltori confrontavano le loro colture con quelle che crescevano in natura e selezionavano i semi più efficienti da piantare. I fattori importanti presi in considerazione per la selezione erano, per citarne alcuni, la resa del raccolto e la resistenza ai fattori esterni. L’ingegneria genetica delle colture fornisce una soluzione molto più mirata rispetto all’allevamento sopra descritto. Poiché solo le proprietà desiderate saranno modificate, è effettivamente possibile ridurre o addirittura cancellare le caratteristiche indesiderate.

Gli OGM sono quindi il risultato di un processo di selezione condotto in modo controllato. Nei pomodori, per esempio, l’ingegneria genetica influenza il ritardo di maturazione. La maturazione è un processo che dipende dalla produzione di etilene. Con l’alterazione di un gene, i livelli di etilene vengono ridotti e il prodotto finale avrà una durata di conservazione più lunga [3, 4]. Le patate ed il riso, d’altra parte, sono stati modificati geneticamente per aumentare il loro contenuto di nutrienti [5, 6]. Il riso in particolare è stato modificato geneticamente per combattere la carenza di vitamina A, una condizione che mette fino a 500’000 bambini nel mondo a rischio di cecità e altri gravi disturbi dello sviluppo [7]. La variante “Golden Rice” ha una maggiore quantità di betacarotene, un precursore della vitamina A. La creazione di questa variante ha quindi fornito una profilassi su più larga scala rispetto al trattamento classico della carenza di vitamina A, una soluzione sostenibile a lungo termine, soprattutto nei paesi in via di sviluppo [8, 9].

 Anche la sicurezza dei prodotti modificati è spesso portata come una delle preoccupazioni. Per questo motivo, gli OGM sono tra i prodotti più controllati e sottoposti a severe procedure e regolamenti di sicurezza. Le autorità dell’UE e degli Stati Uniti, per esempio, forniscono un elenco completo dei rischi da valutare, così come una caratterizzazione molecolare del prodotto e valutazioni tossicologiche ed allergeniche (ad esempio possibili cambiamenti nel livello dei costituenti naturali oltre i valori normali) [10, 11]. La presenza di una sequenza genetica di un altro organismo (transgene) come risultato della modificazione genetica, e la possibilità che la proteina prodotta dal transgene possa essere tossica, è un altro motivo di preoccupazione [1]. Tuttavia, anche la potenziale tossicità della proteina espressa negli OGM fa parte della valutazione della sicurezza da eseguire [12].

Una volta introdotti nell’ambiente, gli OGM sono possono influenzare la biodiversità. Per esempio, le specie esistenti possono essere sopraffatte da nuove specie più dominanti. Questi effetti sono anche considerati durante la procedura di licenza: le valutazioni includono un vantaggio o uno svantaggio selettivo per le specie OGM rispetto alle specie selvatiche, l’interazione tra l’OGM e gli organismi target/non target e gli impatti delle specifiche tecniche di coltivazione, gestione e raccolta [10].

Quindi, per tornare alla domanda iniziale: che cosa c’è nel mio piatto? Gli OGM sono attori importanti nella lotta alla fame nel mondo, in un periodo storico in cui la popolazione mondiale è in continuo aumento e la terra disponibile per l’agricoltura è sempre più scarsa. Questi organismi sono rigorosamente controllati e possono quindi essere considerati altrettanto sicuri quanto gli organismi allevati in modo convenzionale.

Referenze:

  1.  Key S, Ma JK, Drake PM. Genetically modified plants and human health. J R Soc Med. 2008;101(6):290-298. doi:10.1258/jrsm.2008.070372
  2. Wieczorek AM, Wright MG. History of agricultural biotechnology: how crop development has evolved. Nat Educ Knowl. 2012;3(10):9.
  3. Klee HJ. Ripening Physiology of Fruit from Transgenic Tomato (Lycopersicon esculentum) Plants with Reduced Ethylene Synthesis. Plant Physiol. 1993 Jul;102(3):911-916. doi: 10.1104/pp.102.3.911.
  4. Klee HJ, Hayford MB, Kretzmer KA, Barry GF, Kishore GM. Control of ethylene synthesis by expression of a bacterial enzyme in transgenic tomato plants. Plant Cell. 1991 Nov;3(11):1187-93. doi: 10.1105/tpc.3.11.1187.
  5. Diretto G, Al-Babili S, Tavazza R, Papacchioli V, Beyer P, Giuliano G. Metabolic engineering of potato carotenoid content through tuber-specific overexpression of a bacterial mini-pathway. PLoS One. 2007 Apr 4;2(4):e350. doi: 10.1371/journal.pone.0000350.
  6. Tang G, Qin J, Dolnikowski GG, Russell RM, Grusak MA. Golden Rice is an effective source of vitamin A. Am J Clin Nutr. 2009 Jun;89(6):1776-83. doi: 10.3945/ajcn.2008.27119.
  7. https://www.who.int/data/nutrition/nlis/info/vitamin-a-deficiency
  8. Ye X, Al-Babili S, Klöti A, Zhang J, Lucca P, Beyer P, Potrykus I. Engineering the provitamin A (beta-carotene) biosynthetic pathway into (carotenoid-free) rice endosperm. Science. 2000 Jan 14;287(5451):303-5. doi: 10.1126/science.287.5451.303.
  9. Mayer JE. Delivering golden rice to developing countries. J AOAC Int. 2007 Sep-Oct;90(5):1445-9.
  10. Guidance document of the genetically modified organisms for the risk assessment of genetically modified plants and derived food and feed. EFSA J. 2004;99:1–94.
  11. McKeon TA. Genetically modified crops for industrial products and processes and their effects on human health. Trends Food Sci Tech. 2003;14:229–41.
  12. Malarkey T. Human Health concerns with GM crops. Mut Res. 2003;544:217–22.