Cosa può dirti lo stile di scrittura di una pubblicazione sul suo contenuto?

Riassunto:

  • Gli articoli di opinione/indottrinamento sono abbondanti su Internet e spesso appaiono tra i primi risultati come risposte a domande scientifiche nei motori di ricerca.
  • Gli articoli basati su opinioni dell’autore, comunemente contengono più pronomi personali, al contrario di pubblicazioni scientifiche il cui focus è sull’informazione e i dati oggettivi.
  • Le pubblicazioni che mirano all’indottrinamento contengono domande retoriche e argomenti autorevoli (argumentum ab auctoritate), che sono considerati forme di argomentazione scientifica deboli.
  • Le pubblicazioni scientifiche contengono riferimenti a numerose fonti peer-reviewed (con revisione paritaria), mentre gli articoli opinionistici sono tendenzialmente privi di fonti.

Sebbene molti di noi tendono a pensare di vivere in un’era post-verità, ci sono ancora poche prove a sostegno di questa tesi. Ad esempio, una semplice ricerca su Internet per “manifesti di propaganda del ventesimo secolo” rivela che l’umanità è stata a lungo impegnata nella lotta per idee o credenze a sostegno di fini personali. Al fine di diffondere tali idee, venivano spesso utilizzate informazioni false. Ad esempio, alcuni poster anti-suffragette degli anni ’20 negli Stati Uniti raffigurano uomini che non sono stati in grado di votare in quanto imparentati o sposati con suffragette [1]. Oggigiorno, sappiamo bene questa sia una falsità dal momento che sia ​​gli uomini che le donne godono del diritto di voto nella maggior parte dei paesi, e -soprattutto- l’idea che il fornire dei diritti ad un gruppo ne tolga ad un altro risulta chiaramente una menzogna.

Si potrebbe dire che la propaganda e le notizie false non siano la stessa cosa. Il Dizionario Macmillan definisce la propaganda come “informazione, in particolare falsa informazione, che un governo o un’organizzazione diffonde al fine di influenzare le opinioni e le credenze delle persone” [2], mentre le notizie false sono definite come “una storia che viene presentata come un vero oggetto di notizie, ma in realtà non è veritiera ed è destinata ad ingannare le persone ”[3]. Si potrebbe sostenere che la propaganda, ma non le notizie false, serva apertamente a scopi politici, ma considerando il numero di troll di Internet e il fatto che la pubblicazione di informazioni sia destinata a raggiungere destinatari specifici e preselezionati e formare opinioni, risulta irrilevante fare una distinzione.

Internet ha fornito nuovi mezzi per pubblicare informazioni e diffondere opinioni individuali. La natura egualitaria di questo mezzo ha fatto sì che la pubblicazione di informazioni non fosse più responsabilità e privilegio di ricercatori, editori, funzionari governativi o autori dedicati. Gli unici requisiti per pubblicare qualsiasi contenuto online oggi sono l’alfabetizzazione di base e uno smartphone economico. 

Ci sono innumerevoli studi su come questa rete di “mercato dei contenuti” funzioni, ma questo articolo non ne fa parte. L’obiettivo è piuttosto quello di analizzare se lo stile linguistico di un articolo (un articolo di notizie, un post su Internet, ecc.) possa far luce sulla sua presunta verità.

Quando la domanda “how old is the Earth” (che significa “quanti anni ha la Terra” in inglese) viene inserita nel motore di ricerca duckduckgo.com, viene rapidamente prodotto un elenco di risultati [4]. I primi cinque risultati al 01.07.2020 includono quanto segue:

  • Age of the Earth | Wikipedia (IT – Età della Terra)
  • How Old Is Earth? – How Scientists Determine Its Age | Space (IT – Quanti anni ha la Terra)
  • How Old Is the Earth? | Answers in Genesis (IT – Quanti anni ha la Terra)
  • How Old Is the Earth? | Christianity.com (IT – Quanti anni ha la Terra)
  • How Old Is The Earth? | Universe Today (IT – Quanti anni ha la Terra)

Una rapida scansione dei risultati mostra che i siti Web risultanti possono essere suddivisi in tre categorie. Due siti Web che diffondono la visione scientifica, due siti Web che assumono la prospettiva religiosa e l’articolo di Wikipedia. Quest’ultimo non verrà considerato  in questo studio poiché, in quanto raccolta di informazioni provenienti da varie fonti, gli articoli di Wikipedia richiederebbero una lettura approfondita e produrrebbero risultati multipli per quanto riguarda gli strumenti retorici, scientifici o stilistici applicati. Tuttavia, un potenziale investigatore dell’età del nostro pianeta ha ancora a disposizione quattro risultati contrastanti. Quale di questi promette una risposta più veritiera alla domanda?

Consideriamo due articoli e confrontiamo i seguenti criteri: fonti fornite, formazione teorica e stile di argomentazione. I due articoli scelti per il confronto usano l’articolo determinativo nel nome del nostro pianeta e, di conseguenza, condividono il titolo “How Old Is the Earth?” (“Quanti anni ha la terra?” | da Christianity.com [5] e da Space.com [6]).

L’articolo da Christianity.com è stato scritto da Michael A. Milton, PhD. La breve biografia sul sito web elenca numerose affiliazioni, tuttavia non comunica al lettore in quale disciplina rientri il dottorato dell’autore. Il testo inizia con una citazione biblica e prosegue spiegando quanto possa essere complicato datare l’età della Terra e quanto discrepanti siano molte teorie a riguardo. L’autore afferma quindi che l’argomento in questione verrà affrontato considerando due criteri: “Ecco cosa penso, basato sulla rivelazione generale – cioè il mondo osservabile intorno a noi – e sulla rivelazione speciale – la Sacra Bibbia”. Il lettore viene quindi informato che l’articolo si basa su due fonti di informazione: una scrittura religiosa e la prospettiva di una persona.

Il testo fornisce quindi le risposte alle seguenti domande (titoli dei capitoli): “Quanti anni ha la terra secondo la Bibbia?”; “Come possiamo datare la Terra con precisione?”; “Possiamo dubitare la parola Dio?”; “Cosa possiamo sapere?”; “Cosa significa questo?”. Il lettore noterà che solo due delle domande sono effettivamente pertinenti all’argomento. Le risposte fornite alle domande confermano questa osservazione: l’argomento dell’articolo si allontana dalla domanda sull’età della Terra e si sposta sulle credenze personali dell’autore. Il pronome personale “Io” appare 55 volte nell’articolo, e il pronome possessivo “mio” – 6 volte (comprese le citazioni). Ci sono più di dieci riferimenti alla Bibbia, una sola fonte menzionata nel testo. Nell’articolo si fa riferimento a due nomi: Charles Darwin (il creatore della Teoria dell’evoluzione) e Philip E. Johnson (un co-fondatore del movimento pseudoscientifico del Disegno Intelligente, come si afferma nel suo articolo di Wikipedia [7]) . Tuttavia, l’autore non spiega i punti di vista delle due referenze riguardo la domanda dell’articolo e decide piuttosto di gestire l’argomento personalmente.

Vale la pena ricordare che il vocabolario dell’articolo manca di gergo professionale [8] e, invece, offre molte citazioni arcaiche sulle esperienze personali di figure mitiche di origine non confermata. In linea di principio, figure mitiche e mistiche – come Paolo l’Apostolo o Giobbe – sono rilevanti quanto Zeus o Horus per le indagini scientifiche sui problemi attuali.

Inoltre, la credibilità dell’autore soffre molto a causa di numerose ammissioni di ignoranza. Dichiarazioni come “Non posso determinare l’età della terra perché sono cambiate così tante cose” o “Non capisco fino in fondo nemmeno quello”, o “Non lo so”  (traduzioni dell’autore) non riescono a ispirare fiducia nella competenza dell’autore. Ancora di più quando rispondono a domande retoriche.

La domanda sull’età del nostro pianeta viene finalmente risposta in maniera piuttosto vaga. Impariamo che “(…) il giorno in cui ho confessato quella verità, Dio ha creato una nuova persona in me. La terra è iniziata per me quel giorno” (traduzioni dell’autore). Al lettore rimane l’idea che il mondo (non il pianeta) inizi nel giorno in cui si inizia a credere in un dio di una religione maggiore. Ciò suggerisce che l’obiettivo dell’articolo non fosse quello di informare sull’età della Terra, ma piuttosto di reclutare credenti rafforzando le opinioni già esistenti di un pubblico cristiano, come è suggerito nel titolo del sito web.

L’autrice dell’articolo di Space.com, Nola Taylor Redd, ha conseguito due lauree triennali in Inglese e Astrofisica. La sua affiliazione è elencata e la sua disciplina principale è chiaramente menzionata. Il testo comincia fornendo al lettore la risposta alla domanda principale: “(…) gli scienziati hanno calcolato che la Terra ha 4,54 miliardi di anni, con un intervallo di errore di 50 milioni di anni” (traduzioni dell’autore). Quindi passa a spiegare da dove provenga la risposta. Vale la pena notare che l’autrice fornisce un margine di errore, il che suggerisce che la risposta non è definitiva e rimane oggetto di ulteriori ricerche.

Il testo si riferisce ai dati e alla ricerca nei campi di astronomia, geologia e radiometria. Fornisce collegamenti esplicativi per il gergo scientifico, fonti di informazione, dati di ricerca e articoli correlati. I collegamenti portano il lettore a vari siti Web, tra cui, a titolo esemplificativo, l’Università dell’Arizona e livescience.com. I collegamenti forniscono anche una base fattuale per qualsiasi lettore desideroso di approfondire ulteriormente l’argomento.

I pronomi personali non compaiono nel testo perché l’obiettivo dell’articolo non è quello di condividere opinioni o sentimenti personali, ma piuttosto di informare i lettori sullo stato attuale della ricerca scientifica. Diverse fotografie sono fornite a scopo informativo e, apparentemente, estetico.

L’articolo termina con una riformulazione della risposta alla domanda principale. L’autrice fornisce inoltre un elenco di elementi di lettura suggeriti per coloro che desiderano saperne di più sull’argomento. L’elenco di letture aggiuntivo include un articolo dell’U.S. Geological Survey [9], che suggerisce fortemente che almeno alcune delle fonti sono state sottoposte a revisione paritaria [10] – aumentando notevolmente la loro credibilità.

Per concludere, la discrepanza stilistica tra gli articoli è significativa. L’articolo di Christianity.com è un’affermazione personale e non rispetta le regole di base della composizione accademica. L’uso di pronomi personali, la mancanza di fonti adeguatamente verificate e i riferimenti persistenti a una singola fonte non scientifica possono lasciare al lettore l’impressione che le risposte a domande scientifiche possano essere trovate in una singola scrittura di una singola religione. La stessa scrittura, ad esempio, afferma che pi (π, 3,14 …) è uguale a 3,0 [11].

Al contrario, l’articolo di Space.com  affronta ampiamente la domanda in questione. Fornisce ricerche e dati da diverse discipline scientifiche e fornisce collegamenti e spiegazioni adeguati per i lettori più curiosi. Almeno alcune delle fonti fornite sono state sottoposte a revisione paritaria, che è uno strumento ampiamente riconosciuto per mantenere gli standard accademici e fornire credibilità. Alla domanda principale viene data immediatamente una risposta e quindi affrontata nuovamente dopo un’attenta analisi del problema.

In un’era di straripazione di informazioni, è sempre più difficile distinguere informazioni valide da bugie o propaganda. Accade a volte che il corriere di tali informazioni – un meme, un articolo, una brochure – possa dare al lettore suggerimenti sull’intenzione dell’autore. È quindi cruciale per un lettore curioso e di larghe vedute prestare attenzione ai dettagli nella composizione di un testo. Lo stile di scrittura potrebbe suggerire dei secondi fini nascosti mentre l’uso di un particolare tipo di gergo o socioletto [12] può indicare il grado di conoscenza ed esperienza che l’autore ha sull’argomento trattato. Inoltre, un testo informativo non richiede domande retoriche o un uso abbondante di nozioni astratte. “È possibile scoprire la nozione di verità nella natura di una roccia che riposa tranquillamente sul ciglio della strada?” è una domanda piuttosto poco chiara rispetto a un’affermazione di base e concreta come “le rocce sono solide”. Tenendo presente ciò, possiamo selezionare le nostre fonti di informazione in modo più efficiente e, allo stesso tempo, supportare gli autori che aderiscono ad adeguati standard di pubblicazione.

Referenze:

  1. https://allthatsinteresting.com/vintage-anti-suffrage-propaganda#4
  2. https://www.macmillandictionary.com/dictionary/american/propaganda
  3. https://www.macmillandictionary.com/dictionary/british/fake-news
  4. https://duckduckgo.com/?q=how+old+is+the+earth&t=canonical&atb=v1-1&ia=web
  5. https://www.christianity.com/wiki/bible/how-old-is-the-earth.html
  6. https://www.space.com/24854-how-old-is-earth.html
  7. https://en.wikipedia.org/wiki/Phillip_E._Johnson
  8. special words and phrases that are only understood by people who do the same kind of work. From: https://www.macmillandictionary.com/dictionary/american/jargon
  9. https://www.usgs.gov/
  10. Peer review is the evaluation of work by one or more people with similar competencies as the producers of the work (peers). From: https://en.wikipedia.org/wiki/Peer_review
  11. 1 Kings 7:23-26; 2 Chronicles 4:2-5 – King James Version of the Bible
  12. a sociolect is a form of language (non-standard dialect, restricted register) or a set of lexical items used by a socioeconomic class, a profession, an age group, or other social group. From: https://en.wikipedia.org/wiki/Sociolect