Qual è l’origine del virus SARS-CoV-2?

Riassunto:

  1. È altamente improbabile che l’epidemia sia stata causata da un laboratorio o un’organizzazione, in quanto la ricerca attuale punta verso un’origine animale del virus SARS-CoV-2.
  2. Attualmente, due mammiferi sono stati riportati come la potenziale fonte di infezione umana: pipistrelli e pangolini. Il virus estratto dai pipistrelli riporta il più alto livello di identità genomica, mentre quello trovato nei pangolini ha la più alta somiglianza del dominio di legame del recettore (RBD, dall’inglese “Receptor Binding Domain”) responsabile dell’interazione con le cellule umane.
  3. Il virus SARS-CoV-2 potrebbe aver avuto origine nei pipistrelli, ma molto probabilmente è stato prima trasmesso ad un ospite animale intermedio, pertanto è altamente improbabile che il virus sia stato trasmesso all’uomo mangiando una “zuppa di pipistrello”.
  4. La domanda riguardante le origini del virus SARS-CoV-2 rimane ancora aperta.

 

La malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) è il più recente onere sanitario diffuso in tutto il mondo, che ha raggiunto lo stato di pandemia l’11 marzo 2020 e registrante più di 800.000 casi di persone infette e oltre 40.000 morti al momento di scrittura di questo articolo [1]. Sfortunatamente, oggigiorno, social networks e persino mezzi di comunicazione di massa spesso divulgano e promuovono informazioni mal interpretate e persino menzogne. Lo scopo di questo articolo è di chiarire alcuni fraintendimenti, sfatare i miti in circolazione riguardo il virus e presentare i fatti scientifici riguardanti l’origine del SARS-CoV-2, l’agente causale della malattia COVID-19.

I primi casi di persone affette da polmonite causata da un virus precedentemente non identificato, sono stati segnalati il 30 dicembre 2019 a Wuhan, una città della provincia cinese Hubei [2]. Molti casi erano stati collegati al mercato ittico della stessa città, in quanto alcuni dei primi pazienti erano venditori o fattorini che vi lavoravano [3]. Queste informazioni, in combinazione ad un video rilasciato dai media occidentali ritraente la celebrità cinese Wang Mengyun nell’atto di mangiare un pipistrello a Palau tre anni prima, hanno portato alla credenza popolare che i cinesi, mangiando pipistrelli, siano responsabili di questo focolaio [4]. Un altro parere circolante afferma che la fondazione Bill Gates abbia deliberatamente creato il virus SARS-CoV-2 in laboratorio con lo scopo di infettare la popolazione mondiale [5]. Queste affermazioni sono chiaramente basate su cospirazioni e teorie infondate e, basandosi su opinioni e informazioni non attendibili anziché fatti, contribuiscono unicamente ad aumentare paura e confusione nella popolazione.

In questo caso, il problema principale è capire come questa situazione si sia creata e soprattutto come tutto ciò sia iniziato. In generale, i virus capaci di infettare l’essere umano sono il più delle volte di origine zootonica, il che significa che vengono trasmessi dagli animali all’uomo [6]. Questo è stato il caso, ad esempio, dell’epidemia da sindrome respiratoria acuta grave (SARS) iniziata nel novembre del 2002. Non è stato fino al 2017 quando un gruppo di ricercatori ha trovato una grotta in Cina, nella provincia dello Yunnan, con pipistrelli comunemente noti come “ferri di cavallo” che erano stati infettati da ceppi di coronavirus. Questi ceppi avevano un livello molto elevato di somiglianza con quello della SARS-CoV, responsabile dell’epidemia da SARS nel 2002 [7]. Molti di questi virus erano in grado di legarsi al recettore di legame umano SARS-CoV chiamato ACE2 (dall’inglese “Angiotensin Converting Enzyme 2”, ossia Enzima di Conversione dell’Angiotensina 2).

Uno dei primi studi sull’origine del SARS-CoV-2 risale al 3 febbraio 2020, dove è stata riportata un’identità genomica del 79,6% tra il nuovo virus e il SARS-CoV [3]. Nella stessa pubblicazione è anche stato dimostrato che il virus ha una somiglianza del genoma del 96,2% con il virus BatCoV RaTG13 raccolto nel 2013 nello Yunnan dal pipistrello Rhinolophus affinis (su una raccolta di campioni separata da quella precedentemente menzionata relativa alla pandemia di SARS); per questo motivo questo pipistrello è stato proposto in questa ricerca come il parente più vicino al nuovo virus infettivo umano. Sfortunatamente, una somiglianza del 96,2% non garantisce che il SARS-CoV-2 si sia evoluto da questo virus infettante il pipistrello. Inoltre, BatCoV RaTG13 non è stato raccolto da nessun campione animale proveniente da Wuhan durante il periodo dell’epidemia.

Inoltre, una ricerca pubblicata appena 2 settimane più tardi, ha affermato che il dominio di legame del recettore (RBD) responsabile dell’interazione con il recettore ACE2 nell’uomo ha solo l’89,2% di somiglianza amminoacidica tra il virus umano e del pipistrello [2]. Nella stessa pubblicazione un altro animale, il pangolino malese (Manis javanica), è stato proposto come portatore più probabile del virus che ha infettato l’uomo. Nonostante lo studio dimostri una similarità genomica tra il virus umano e quello estratto dal pangolino non maggiore del 92,4%, il RBD ha mostrato una somiglianza del 97,4% nella sequenza amminoacidica. Essendo i pangolini i mammiferi più altamente trafficati illegalmente, è possibile speculare la presenza di questi animali nel mercato alimentare degli animali selvatici e di essere una potenziale fonte del virus SARS-CoV-2 umano. In conclusione, questo studio ha riportato il pipistrello come potenziale primo ospite del virus che, probabilmente, è stato successivamente trasmesso ad un altro mammifero, possibilmente il pangolino.

Appena due giorni dopo, un’altra ricerca ha investigato nuovamente il pangolino come potenziale fonte del virus SARS-CoV-2 [8]. Gli autori di quest’ultimo studio concludono che il virus trovato nei pangolini malati abbia una relazione più remota con il virus SARS-CoV-2 umano rispetto al pipistrello BatCoV RaTG13, ipotizzando nuovamente un ulteriore vettore intermedio ospite del virus.

Il 20 febbraio 2020 sono state pubblicate altre due ricerche in cui gli scienziati hanno confrontato i genomi dei virus estratti da pangolini malati con il virus trovato nell’uomo [9, 10]. Sfortunatamente, nonostante i campioni animali siano stati estratti in un periodo molto più vicino alla pandemia del virus SARS-CoV-2 umano, la conclusione è rimasta invariata. Questi risultati mostrano la necessità di ulteriori indagini per cercare altri animali infetti da SARS-CoV-2.

Infine, l’11 marzo 2020, è stato rilasciato un nuovo studio su un server di prestampa per studi biologici chiamato bioRxiv, mostrante un nuovo coronavirus estratto da 227 pipistrelli della provincia di Yunnan [11]. Questa volta i campioni provenivano da un periodo tra maggio e ottobre 2019. Questi pipistrelli appartenevano a 20 specie diverse con una maggioranza (21,2%) appartenente al Rhinolophus malayanus (pipistrelli malesi – ferri di cavallo). Uno dei virus estratti, chiamato RmYN02, ha mostrato una somiglianza del genoma del 93,3% con il virus SARS-CoV-2 umano. Nonostante la somiglianza genomica sia ancora una volta maggiore rispetto al virus nei pangolini, il RBD che interagisce con i recettori umani ha mostrato un’omologia amminoacidica solo del 62,4%, che è inferiore al 97,4% del virus estratto dal pangolino.

Il grafico rappresenta la percentuale di identità genomica (istogramma nero) o di sequenza amminoacidica del RBD (istogramma grigio) tra il virus SARS-CoV-2 umano e il SARS-CoV-2 infettante ogni specie descritta nel testo. Le frecce indicano i ceppi con il livello più alto di omologia. BatCoV RaTG13: virus isolato dai pipistrelli nel 2013; RmYN02: virus isolato dai pipistrelli nel periodo di Maggio-Ottobre 2019; Pangolin-CoV-2020: virus isolato dai pangolini nel 2020.

Sulla base di questi risultati, i ricercatori hanno ipotizzato che il virus potrebbe essere originato nel pipistrello, ma molto probabilmente sia mutato dopo la trasmissione all’ospite intermedio.

In seguito a quest’ultimo studio scientifico descritto, non sono state rilasciate nuove ricerche sul possibile ospite animale del virus che sta attualmente infettando la popolazione umana su vasta scala. La teoria secondo la quale la fondazione Bill Gates possa essere responsabile dell’epidemia, si basa esclusivamente su cospirazioni diffuse nei social media senza alcun fatto a sostegno, pertanto la stessa non necessita di ulteriore considerazione [12]. Per quanto riguarda le accuse alla popolazione cinese secondo cui la trasmissione del virus SARS-CoV-2 dall’animale all’uomo sia avvenuta in seguito a pasti a base di pipistrello, è ormai evidente che queste affermazioni siano del tutto infondate. Infatti, nonostante il virus possa essere originato nei pipistrelli, sembra essere ormai evidente il passaggio intermedio ad un altro mammifero dove, molto probabilmente, è mutato nella forma infettiva per l’uomo.

E questo è lo stato attuale dei fatti!

 

References:

  1. WHO, Coronavirus disease 2019 (COVID-19) Situation Report – 72. 2020, World Health Organization.
  2. Lam, T.T.-Y., et al., Identification of 2019-nCoV related coronaviruses in Malayan pangolins in southern China. bioRxiv, 2020.
  3. Zhou, P., et al., A pneumonia outbreak associated with a new coronavirus of probable bat origin. Nature, 2020. 579(7798): p. 270-273.
  4. Zhou, L., ‘Sorry about the tasty bat’: Chinese online host apologises for travel show dining advice as Wuhan virus spreads, in South China Morning Post. 2020: https://www.scmp.com/news/china/society/article/3047683/sorry-about-tasty-bat-chinese-online-host-apologises-travel-show.
  5. Broderick, R., QAnon Supporters And Anti-Vaxxers Are Spreading A Hoax That Bill Gates Created The Coronavirus, in BuzzFeed News. 2020: https://www.buzzfeednews.com/article/ryanhatesthis/qanon-supporters-and-anti-vaxxers-are-spreading-a-hoax-that.
  6. Hughes, J.M., SARS: an emerging global microbial threat. Trans Am Clin Climatol Assoc, 2004. 115: p. 361-72; discussion 372-4.
  7. Hu, B., et al., Discovery of a rich gene pool of bat SARS-related coronaviruses provides new insights into the origin of SARS coronavirus. PLoS Pathog, 2017. 13(11): p. e1006698.
  8. Liu, P., et al., Are pangolins the intermediate host of the 2019 novel coronavirus (2019-nCoV)? bioRxiv, 2020.
  9. Xiao, K., et al., Isolation and Characterization of 2019-nCoV-like Coronavirus from Malayan Pangolins. bioRxiv, 2020.
  10. Zhang, T., Q. Wu, and Z. Zhang, Pangolin homology associated with 2019-nCoV. bioRxiv, 2020.
  11. Zhou, H., et al., A novel bat coronavirus reveals natural insertions at the S1/S2 2 cleavage site of the Spike protein and a possible recombinant origin of HCoV-19. bioRxiv, 2020.
  12. Andersen, K.G., et al., The proximal origin of SARS-CoV-2. Nature Medicine, 2020.